Camburzano

 

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Coat of arms of Camburzano

 

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The Camburzano coat of arms shows, on a golden background, three blue Roman military tents with a red opening. This is one of the reasons why it is thought that the place first was a Roman camp. The name Camburzano could therefore mean "Campo di Burzio" (after the commander's name) or "Campo dei Bruzzi" (after the name of a group who was kept in prison there).

Other pieces of evidence which corroborate a similar origin are:

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The discovery of a very worn out coin with the effigy of Augustus in a local garden. The words "Caesar Augustus" can be read on one side and "Libertas" on the other.

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An ancient garden stone wall as well as arches which could date back to Roman times.

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The fact that some villages in the area were originally Roman camps, some for soldiers, others for slaves. Most of the slaves who lived in the camps in this area must have been employed as gold prospectors in Bessa. Others cultivated the land, as the slopes of Camburzano, well exposed to the sun and sheltered from the wind, were ideal for crops. For this reason, it has been suggested that Camburzano could mean "Campo sano" (healthy camp).

But these are only assumptions. The first actual document goes back to the Middle Ages. According to the bishop Uguccione, Camburzano was given in stronghold to the three Avogadro brothers in 1165. They were descendants of a branch of the Avogadro family, known as the Mongrando. They became the Camburzano landowners. On 3 November 1379 in Ivrea, the public prosecutor of the district of Camburzano, Alberico dal Castello, made allegiance of the community of Camburzano to the House of Savoy and took an oath of loyalty to the count Amedeo VIII. This is stated in a document written by the public notary Giovanni de Castello.

It is important to point out that by 1379 Biella, as well as most of the neraby villages, also united with the House of Savoy. Other towns did the same later (many in 1404) and the last one, Salussolo, united in 1427. Not all of them joined spontaneously as Camburzano did, but some were sold by their landowners or made over against privilege or money during the wars implying landowners remained faithfull to the viscount of Milano.

It is during one of those fights, in December 1391, that Camburzano was on the verge of being attacked by the soldiers of Facino Cane (an adventurer, captain at the disposal of Gian Galeazzo Visconti, lord of Milano) who had their camp in the village of Aral di Mongrando. Assistance was promptly sent from Biella and Cane was defeated around Occhieppo Superiore.

In 1486, Camburzano and the districts of Andorno, Bioglio, Mosso, Trivero, Cozzola (Coggiola nowadays), Sostegno, Mortigliengo, Lessona, Ronco, Zumaglia, Chiavazza, Benna, Occhieppo Superiore, Graglia, Sordevolo, Muzzano and Pollone became part of the Savoy unity. When the Avogadro Mongrandi branch died out, the Savoy entrusted Camburzano to the care of Gio Aurelio Arborio, count of Gattinara who, in the same year, 1620, sold it to Eusebio Gastaldi. In 1636, Camburzano was passed on to Francesco dal Pozzo, lord of Veghera and, in 1722, to Carlo Emmanuele le Tettu, a count of a French extraction.

a  toria

Lo stemma di Camburzano reca in campo oro, tre tende militari romane azzurre con apertura rossa. Questo è uno dei motivi per I quali alcuni hanno pensato che il paese possa avere avuto origine da un accampamento romano. Il nome di Camburzano secondo questi, potrebbe significare "Campo di Burzio" (dal nome del comandante) o "Campo dei Bruzii" (dal nome di un popolo che avrebbe potuto essere qui trascinato in prigionia).

Altri motivi che hanno fatto pensare alla possibilità di tale origine sono:

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Il ritrovamento in un giardino del paese di una moneta logora di rame con l'effigie di Augusto, la scritta "Caesar Augustus" e, sul rovescio, la dicitura "Libertas".

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L'antichità delle mura di cinta del giardino stesso costruite con pietre, ad archi, che potrebbe risalire ad epoca romana.

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Il fatto che alcuni paesi della zona hanno avuto origine da accampamenti romani: di soldati, o di schiavi. Molti schiavi accampati in questa regione erano addetti a ricercare l'oro nella Bessa. Altri lavoravano il terreno della frana su cui sorge Camburzano, tenuto ad orti e frutteti perché di più facile coltivazione, ben esposto al sole e riparato dai venti freddi. A questo proposito qualcuno suggerirebbe che il nome di Camburzano potrebbe significare "campo Sano".

Tutte queste, però, sono unicamente supposizioni. Le prime notizie documentate provengono dal Medio Evo.

Nel 1165 Camburzano dal vescovo Uguccione fu dato in feudo a tre fratelli Avogadro, dai quali discese poi il ramo della famiglia Avogadro che fu detto dei Mongrandi, poiché divennero i feudatari di Mongrando.

Il 3 novembre 1379 a Ivrea il Procuratore del Comune di Camburzano, Alberico dal Castello, fece dedizione della Comunità di Camburzano a Casa di Savoia e prestò giuramento di fedeltà al conte Amedeo VIII, in un documento (strumento) del notaio Giovanni de Castello.

E da notare che nel 1379 si unirono alla Savoia anche Biella e la maggior parte dei comuni biellesi, altri in altre date (molti nel 1404), l'ultimo, Salussola, nel 1427. Non tutti lo fecero spontaneamente come Camburzano, ma furono o venduti ai loro feudatari, o ceduti in cambio di privilegi o strappati, con guerre ad altri feudatari fedeli ai visconti di Milano.

Durante tali lotte del dicembre 1391, Camburzano corse il pericolo d'essere attaccato dai soldati di Facino Cane (capitano di ventura agli ordini di Gian Galeazzo Visconti Signore di Milano) che erano accampati in località Aral di Mongrando. Prontamente da Biella furono inviati aiuti e il Cane puntò su Occhieppo Superiore distruggendolo.

Nel 1486 Camburzano con i comuni di Andorno, Bioglio, Mosso, Trivero, Cozzola (ora Coggiola), Sostegno, Mortigliengo, Lessona, Ronco, Zumaglia, Chiavazza, Benna, Occhieppo Superiore, Graglia, Sordevolo, Muzzano, Pollone, viene dalla Savoia unita "per sempre al mandato di Biella" obbligati ad "ubbidire al Podestà di Biella" con proibizione specie per quelli "che non si trovano distanti da Biella miglia sette, di fare mercato in alcun giorno della settimana, né fiera in alcun mese".

Estinto il ramo degli Avogadro Mongrandi, Camburzano fu affidato dai Savoia nel 1620 a Gio Aurelio Arborio conte di Gattinara, poi, da questi venduto, ancora nel 1620, ad Eusebio Gastaldi. Nel 1636 passò à Francesco Dal Pozzo Signore di Veghera e, nel 1722, al conte Carlo Emanuele le Tettù, d'origine francese.

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Les armoiries de Camburzano montrent, sur fond d'or, trois tentes militaires romaines bleues présentant une ouverture rouge. Ceci est l'un des motifs pour lequel d'aucuns ont pensé que le pays pouvait avoir eu pour origine un campement romain. Le nom de Camburzano, selon cette hypothèse, pourrait signifier "Campo di Burzio" (du nom du commandant) ou "Campo dei Bruzzi" (du nom d'un groupe ayant été ici maintenu en prison).

D'autres indices laissant à penser à la possibilité d'une telle origine sont:

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La découverte dans un jardin de la région d'une pièce de monnaie très usée à l'effigie d'Auguste, mentionnant "Caesar Augustus" et, sur l'autre face, "Libertas".

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L'antiquité des murs d'enceinte d'un jardin construits en pierre, ainsi que des arches, qui pourraient remonter à l'époque romaine.

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Le fait que certains villages de la région ont pour origine un campement romain, de soldats ou d'esclaves. La plupart des esclaves ayant vécu dans les campements de cette région devaient rechercher l'or de Bessa. D'autres travaillaient la terre sur les pentes de Camburzano, parce que ces pentes permettaient des cultures plus faciles, bien exposées au soleil et abritées des vents. A ce propos, d'aucuns ont suggéré que le nom de Camburzano pourrait signifier "Campo sano" (Camp sain).

Mais ce ne sont que des hypothèses. Le premier document réel date du moyen-âge.

Selon l'évêque Uguccione, Camburzano fut donnée en 1165 en fief à trois frères Avogadro, qui descendaient d'une branche de la famille Avogadro, dite de Mongrando. Ils en devinrent les propriétaires terriens.

Le 3 novembre 1379, à Ivrea, le procureur de la Commune de Camburzano, Alberico dal Castello, fit allégeance de la communauté de Camburzano à la Maison de Savoie et prêta serment de fidélité au comte Amedeo VIII, dans un document rédigé par le notaire Giovanni de Castello.

Il faut noter que vers 1379 s'unirent à la Savoie aussi Biella ainsi que la majorité des communes avoisinantes, d'autres le firent en d'autres dates (beaucoup en 1404), la dernière, Salussolo, en 1427. Toutes ne le firent pas spontanément comme Camburzano, mais furent vendues par leurs propriétaires terriens, ou cédées en échange de privilèges ou d'argent, au cours de guerres avec des propriétaires fidèles au vicomte de Milan.

C'est au cours d'une de ces luttes, en décembre 1391, que Camburzano courut le péril d'être attaquée par les soldats de Facino Cane, (capitaine d'aventure aux ordres de Gian Galeazzo Visconti, seigneur de Milan) qui avaient leur campement dans la localité de Aral di Mongrando. De l'aide fut promptement envoyée de Biella et Cane fut défait aux environs d'Occhieppo Superiore.

En 1486, Camburzano et les communes de Andorno, Bioglio, Mosso, Trivero, Cozzola (aujourd'hui Coggiola), Sostegno, Mortigliengo, Lessona, Ronco, Zumaglia, Chiavazza, Benna, Occhieppo Superiore, Graglia, Sordevolo, Muzzano, Pollone firent partie de l'unité de la Savoie.

Lorsque la branche des Avogrando Mongrandi fut éteinte, Camburzano fut confiée par la Savoie en 1620 à Gio Aurelio Arborio, comte de Gattinara puis vendue, encore en 1620, à Eusebio Gastaldi. En 1636, elle passa à Francesco dal Pozzo, seigneur de Veghera et, en 1722, au comte Carlo Emanuele le Tettu, d'origine française.

emetery

The following Piantinos are buried in the cemetery of Camburzano.

Name

First Name

 

Birth

Death

Piantino

Antonio   1884 1963

Piantino

Claudio   1916 1941

Piantino

Elisa   1892 1968

Piantino

Gina      

Piantino

Luigi   1883 1966

Piantino

Maria   1885 1949

Piantino

Pietro   1909 1986

Piantino

Serafina   1855 1927

Piantino

Teresa   1879 1971

Peretto

Rinalda

vedova Piantino

1911

1998

Mello Piantino

Fortunato